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IN MEMORIA DI FRANCO ALVISE BIZZI – IL COMMOSSO RICORDO DI DIEGO CAVALLINA CHE E’ STATO SINDACO DI BERRA

FRANCO BIZZI IN UNA VECCHIA FOTO

La scomparsa di Franco Bizzi offre l’occasione per ricordare le qualità degli uomini politici della seconda metà del secolo scorso che subito dopo la liberazione e nel pieno della ricostruzione postbellica seppero impegnarsi per far progredire le loro comunità senza chiedere mai nulla in cambio, paghi che i loro sforzi fossero finalizzati al miglioramento delle condizioni di vita dei più deboli.

Franco era conosciuto e stimato da tutti a Serravalle e in tutto l’ex Comune di Berra perché fin da giovane aveva dedicato le sue energie alla organizzazione del PCI ed era sempre in prima fila nel sostegno delle amministrazioni di sinistra che gestivano allora la cosa pubblica.

Il suo legame profondo con le masse popolari, l’ascolto e l’attenzione per i problemi quotidiani della povera gente, la sensibilità nel fare propri gli obbiettivi di sviluppo nell’interesse esclusivo della collettività, facevano di lui un collaboratore ideale per gli amministratori .

Il partito era stata la sua scuola, aveva imparato ad apprezzare le qualità  culturali e politiche attraverso l’esempio  dei suoi dirigenti e trasmetteva nei suoi concittadini  l’orgoglio per questa appartenenza, l’esempio più profondo fu per tutta la vita il ricordo di aver ospitato nella sua casa il pittore Ernesto Treccani che nella primavera del 1974 soggiornò a lungo a Berra e a Serravalle per dipingere il grande quadro che descrive l’eccidio di Ponte Albersano del 1901, donato poi al Comune di Berra e che campeggia nella sala del Consiglio del nuovo Comune di Riva del Po.

Quale segretario comunale del PCI  nel 1990 si impegnò come non mai per la nascita della giunta PCI/DC nel Comune di Berra, nonostante la contrarietà di molti dirigenti provinciali di quel partito, e fece parte della giunta diretta dal Sindaco Diego Cavallina e dal Vicesindaco Roberto Contato riuscendo a rispondere con abilità ed energia ai problemi della “anomala amministrazione”. Presenza costante e continua in Comune, punto di riferimento sicuro per tutti i bisogni dei cittadini, risposte precise e puntuali (nell’ambito dei limiti e delle competenze) queste erano (e sono) le doti di un bravo amministratore. E i cittadini di Berra ricorderanno Franco Bizzi come esempio del bravo amministratore.

(d.c.)

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