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RO – E’ ANCORA SCONTRO TRA OPPOSIZIONE E MAGGIORANZA NEL COMUNE DI RIVA DEL PO – DANIELA SIMONI (OPPOSIZIONE): IL SINDACO AMMETTE DI ESSERLO PART-TIME E ALLORA PERCHE’ PERCEPISCE UN “COMPENSO” FULL-TIME?

DANIELA SIMONI

Ro – È ancora “scontro” politico in quel di Riva del Po, tra maggioranza e opposizione, sempre più aspra e combattuta e senza risparmiare colpi bassi. Questa volta ad innescare la discussione è una citazione dello stesso sindaco Andrea Zamboni, che la consigliera Daniela Simoni (Gente di Riva del Po) fa diventare domanda di un cruciverba.

“26 Orizzontale. Sindaco PD part-time (nei ritagli di tempo cit.) con lo stipendio full-time. Qualche suggerimento?”.

Zamboni sembra starci a pennello. Ma la denuncia con ironia della consigliera Simoni sta proprio in quel “stipendio full-time” (da 5.001 a 10.000 abitanti 2.790 euro/mese).

“La mia prima interrogazione riguardò proprio i costi della politica rivense – spiega la consigliera Simoni – circa 70mila euro gravano nelle tasche dei cittadini. Ci sono esempi chiari di sindaci nel veneto che regolarmente devolvono la loro indennità per sostenere azioni mirate a sostegno della collettività. Mi è stato detto che la politica per essere buona deve avere un costo. Ma mi chiedo: e quando buona non è, deve costare così tanto ugualmente?

Basta guardarsi attorno per darsi una risposta. Dal punto di vista normativo nessuna irregolarità ma dal punto di vista morale qualche dubbio mi viene. Un operaio che lavora ad orario ridotto ha di conseguenza un salario proporzionato. Perché un sindaco che ha ammesso pubblicamente di essere tale solo nei ritagli di tempo deve invece percepire un’identità completa nel suo importo?

Il buon senso, la coscienza civica, l’onestà intellettuale – conclude la consigliera – dovrebbero portare ad un ragionamento di proporzionalità a favore della collettività. È chiaro che i nostri governatori non vivono di politica e quindi mai come ora un segnale di responsabilità dovrebbe essere dato”.

(d.m.b.)

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