Berra – “Le aperture ridotte dell’ufficio postale ci crea molti problemi, primo dei quali le lunghe attese al sole”.
A denunciare il fatto sono molti cittadini, costretti ad attendere il loro turno fuori al sole e al caldo. A lamentarsi sono principalmente le persone anziane, perché davanti alle poste oltre che picchiare il sole non esiste un posto per sedere. Insomma, un disagio dietro l’altro al quale nessuno ci pensa.
“Già quest’inverno avevamo lanciato una richiesta – spiegano i clienti meno giovani – cioè quella di una copertura per la pioggia. Ora farebbe comodo anche per il sole. Ma più che altro servirebbe un’altro impiegato, per diminuire i tempi di attesa. Quando un utente deve fare pratiche lunghe le attese diventano infinite, con i disagi del caso”.
A queste affermazioni, già ribadire più volte, la dirigenza delle poste aveva dato una risposta ben precisa.
“I tempi di attesa sono in linea con gli standard di qualità aziendale; solo in presenza di operazioni particolarmente complesse è possibile che si registrino attese leggermente più lunghe”.
“Ed il problema è proprio questo – replicano i più attenti utenti delle Poste – chiediamo che in questi giorni “più lunghi” venga risolto il problema delle “lungaggini”. Perché non stiamo parlando di uno o due giorni al mese ma almeno di un terzo di questi”.
“Evidentemente – aggiungono i clienti – chi prende queste decisioni, quella di tenere aperto solo 3 giorni alla settimana (anziché i 6), non ha ben presente cosa succede qui: che vengano qui con noi alcune mattine, soprattutto quando pagano le pensioni, così si renderanno conto di cosa stiamo parlando”.
Ma i problemi sono anche altri. “È la connessione internet che non funziona a dovere? E la mancanza di un postamat? Sono tutti problemi da risolvere – concludono i cittadini – che allungano i tempi di attesa, sotto il sole cocente, e dei quali nessuno si fa carico”.
(d.m.b.)
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