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RIVA DEL PO – IL COMUNE RIPARTE CON I “SERVIZI SCOLASTICI ACCESSORI” E LI CONVOGLIA IN UN UNICO “PACCHETTO SERVIZI SCOLASTICI COMPLEMENTARI” – PER L’ANNO SCOLASTICO 2021/22 AVRA’ UN COSTO DI 145.454 EURO

Riva del Po – Dopo un periodo di purgatorio durato un paio di anni l’amministrazione comunale di Riva del Po riparte con i servizi scolastici accessori. Si tratta del pre e dopo scuola, tralasciati non volutamente ma per motivi organizzativi dettati un po’ dalla pandemia e dalla fusione dei due comuni (Berra e Ro in Riva del Po) ma, come avevano annunciato Sindaco ed Assessore competente, il tutto sarebbe ritornato. Infatti è di questi giorni la pubblicazione del bando di ricerca di operatori in grado di sostenere, con capacità professionale (in passato alcuni di questi servizi erano affidati a volenterosi volontari) e qualificata, i “servizi vari scolastici”, con assegnazione diretta.

L’indirizzo è stato delineato dal funzionario preposto, a sua volta indirizzato dalla Giunta, dottor Luca Fedozzi, responsabile area affari generali ed istituzionali. Entrando nello specifico si tratta di pre/scuola primaria per anticipo orario, pre/scuola secondaria propedeutico al servizio di trasporto scolastico, sorveglianza a bordo degli scuolabus e dopo–scuola con assistenza ai compiti per la primaria, per l’anno scolastico 2021/22, uniformato in tutte le scuole presenti nel comune di Riva del Po, per un importo complessivo stimato in 145.454 euro.

La scelta di unificare tutto, in un unico “pacchetto servizi scolastici complementari“ non è casuale ma perché spezzettare i servizi (come avveniva in passato) li rendeva poco appetibili agli operatori.

Si parte con l’affidamento per un solo anno scolastico, un anno sperimentale per testare servizi e adesione al doposcuola, mentre per il prossimo anno, se tutto va bene, l’assegnazione diventerà triennale. A questo punto si è arrivati anche grazie al sondaggio che l’amministrazione comunale fece tempo fa, chiedendo l’interessamento ai genitori, la cui risposta affermativa fu quasi un plebiscito. Con maggior spinta si parti con l’individuazione dei servizi e come poterlo fare.

Con entusiasmo il nuovo progetto fu presentato anche in Consiglio Comunale, dove riscosse parer favorevole anche dalle minoranze. Insomma, un servizio che tutti volevano, tutti chiedevano ma che stentava a partire. Ora si tratta di individuare sul mercato quale possa essere l’operatore più idoneo ad effettuarlo (il servizio) e compatibile con l’investimento preventivato dall’amministrazione.

(d.m.b.)

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