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RIVA DEL PO – DISCUSSI IN CONSIGLIO COMUNALE I DEBITI ACCUMULATI DAGLI EX COMUNI DI BERRA E RO – DEBITI MISTERIOSI ANCORA DA “CAPIRE” MA VANNO PAGATI – E’ IL COSTO DELLA POLITICA?

Riva del Po – I debiti da parte del comune di Riva del Po, accumulati dagli ex comuni di Berra e Ro, nei confronti dell’unione Terre e Fiumi ci sono, sono sacrosanti e vanno pagati, e per di più tecnicamente  non rappresentano nemmeno un debito fuori bilancio.

Questo è quanto emerso nell’ultima seduta consigliare di Riva del Po. L’occasione per parlare ancora di “debiti fuori bilancio” era quella della mozione (alla fine respinta a maggioranza) presentata congiuntamente dalle minoranze “Centrodestra unito per Riva del Po”, “Gente di Riva del Po” e “Futuro eco-compatibile”, sempre riguardante questi presunti debiti, questa volta nei confronti dell’unione Terre e Fiumi, debiti riconducibili ad una prestazione di una impiegata/funzionaria (si è parlato al femminile quindi è presumibile che si sappia anche chi è) dall’unione o agenzia interinale verso l’ex comune di Berra.

Dopo la lettura della mozione da parte della consigliera Daniela Simoni (Gente di Riva del Po), prendeva la parola il sindaco Andrea Zamboni, con una dichiarazione di voto che contestualmente percorreva quali siano le regole dettate dalla legge in questi frangenti.

È chiaro che la cosa appare molto intrigata e complessa, difficile da capire (sicuramente anche il Sindaco stesso, con delega al Bilancio, lo sta capendo solo ora), perché di tutto questo movimento della figura amministrativa non vi è traccia scritta, come riferito dall’unione alla segretaria di Riva del Po,  “Io non ero il sindaco di Berra e non ero all’unione – ha detto Zamboni – però mi dicono che ci sono i cartellini timbrati da questo dipendente in prestito”.

Poi un botta e risposta “chiarificatore” tra il Sindaco e la consigliera Simoni, per arrivare ancora a un nulla di fatto.

Si è parlato anche di cifre: come si potrà capire quale sia l’entità del debito se non esiste un accordo, un contratto e quanto sarebbe durato? In questi debiti molte cose non sono chiare o quanto meno sollevano mille domande, mille interrogativi, ai quali è difficile dare risposte chiare e precise.

Ed allora, come dice il Sindaco “La decisione di pagare ha base fondate, altrimenti non saremmo andati in questa direzione. Comunque prima paghiamo e prima liberiamo gli uffici da questo intralcio, affinché possano procedere per fare cose più utili al nostro comune”.

Dire che questa vicenda ha molti lati oscuri e lascia molti dubbi non è un eufemismo.

(d.m.b.)

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