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ADRIA – AUTODROMO SOTTO SEQUESTRO PER UN BUCO DI 53MILIONI DI EURO – SI TRATTA DI UNA STRUTTURA DI ECCELLENZA CHE MUOVEVA MOLTI SOLDI – SI SPERA IN UNA PROSSIMA RIAPERTURA

AUTODROMO DI ADRIA

Adria – Sono giorni di apprensione quelli vissuti in questo periodo da parte della comunità di Adria e dei comuni limitrofi. La chiusura dell’Autodromo di Cavanella Po, posto sotto sequestro dal tribunale per un buco di oltre 50 milione di euro, ha smosso molte acque, non ultime quelle politiche.

“Deve essere chiaro che i sigilli all’autodromo rappresentano una vicenda giudiziaria, che segue una sua strada e verso la quale la politica non può interferire – Lo dice con chiarezza il sindaco di Adria Omar Barbierato, che aggiunge – Questo è un percorso che compete ai curatori fallimentari e al tribunale, le cui decisioni andranno a definire la tempistica per la riapertura dell’autodromo”.

“Il fallimento – prosegue il Sindaco – riguarda tutto il terreno su cui insistono le strutture dell’autodromo. Quindi, collegato al fallimento, c’è la variabile tempo: un aspetto fondamentale per il nostro territorio perché determina il riavvio delle attività sportivo turistiche, che consentono all’indotto di ripartire”. 

“È bene che la politica tenga alta l’attenzione sul tema lavorativo, dando informazioni corrette e rispettando il lavoro della magistratura, in modo tale gli appuntamenti sportivi, programmati in autodromo e inseriti in calendari ben precisi, riprendano a pieno regime nel momento in cui l’impianto sportivo riapre. Il prefetto ha dato la disponibilità di costituire, nei tempi più brevi possibili, una riunione per trattare della vicenda dell’autodromo, salva la volontà indipendente dei curatori fallimentari”. “Un’occasione per la quale il prefetto ha accolto la mia richiesta di partecipare insieme ad un rappresentante della minoranza politica, come è stato deliberato nell’ultimo consiglio comunale”.

La struttura di Cavanella Po rappresenta un’eccellenza nel panorama nazionale e non solo:​ omologata dalla FIA per i test di Formula Uno​ (l’attuale campione del mondo Max Verstappen ottenne proprio qui la sua licenza ai tempi della Toro Rosso), dal 2006 ha ospitato il massimo campionato di Granturismo a livello mondiale e fatto da cornice a gare del DTM e della Formula Tre Euroseries, oltre a rappresentare una degna vetrina alle principali competizioni nazionali (Formula 3000, Formula Tre, GT, Prototipi, Superstars Series, Turismo e C1 Cup).

Si tratta della sola pista italiana dotata di sei settori di cronometraggio e può contare su un impianto di illuminazione totale per le competizioni endurance internazionali. Ma non solo auto: l’Adria International Raceway ospita dal 2011 i campionati italiani di scherma a squadre, attira anche tanti privati con kart e motociclette e ha fatto da location alla serie ‘Summertime’ trasmessa di Netflix e ai video di Alex Britti e Baby K, che ha avuto ben 184 milioni di visualizzazioni su YouTube.

La chiusura forzata dell’autodromo Adria International Raceway ha creato un vero terremoto, non solo all’impianto ma a tutta l’attività commerciale, dove ne rappresenta il 40% del ricavo. Ma va ricordato che stiamo parlando di un buco di 53 milioni di euro.

(d.m.b.)

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