Adria – Ancora incerto il futuro dell’Adria International Raceway, l’innovativo autodromo di Cavanella Po nel comune di Adria. Chiuso dall’inizio dell’anno per sequestro da parte dell’autorità giudiziaria e sul quale pende un ammanco di circa 53 milioni di euro, l’Adria International Raceway è ora nelle mani del prefetto Clemente Di Nuzzo, che tenta ogni possibilità per tenerlo aperto, funzionante e funzionale. Come si dice, “Salvare cavoli e capre”.
Il più imminente è la vendita dei beni strutturali all’interno dell’autodromo: 200 lotti di attrezzatura, automezzi, gruppi elettrogeni, spazzatrici, attrezzatura per la ristorazione, arredi d’ufficio, computer, schermi, camere da letto e persino una moto.
L’asta è fissata il prossimo 29 marzo, anticipata di qualche giorno rispetto a quello previsto, alle 10 dal giudice delegato Sofia Gancitano. L’intento è quello di far acquistare l’intero lotto ad imprenditori che garantiscano di lasciare tutto al suo posto. Prefetto e Sindaco di Adria nei giorni scorsi hanno incontrato diversi imprenditori, disposti a fare questo. Ma se anche tutto ciò andasse in porto non è detto che poi si riesca a riaprire l”autodromo.
Il grande ostacolo è di fatto la vendita dell’immobile. Il fondo immobiliare D’arma, proprietario dell’autodromo, legato a Banca d’Italia è in una fase di stand by. La procedura competitiva della vendita è ferma in pendenza di un ricorso fatto dalla precedente proprietà. Si capirà solo una volta sbloccato questo ricorso se la vendita competitiva dell’autodromo, che segue la procedura fallimentare, andrà avanti.
“Siamo in costante contatto con il fondo immobiliare – spiega il Prefetto – per capire se da un lato si possa concretizzare la vendita, soluzione che sarebbe preferibile per il fondo immobiliare o se, dall’altro, si possa nel frattempo cedere in locazione l’immobile”.
Nei giorni scorsi Prefetto e sindaco Omar Barbierato hanno avuto un incontro con i rappresentanti legali del fondo immobiliare interessato alla compravendita e sul tavolo c’erano queste due soluzioni. “Stiamo seguendo costantemente la vicenda – assicura il rappresentante del governo a Rovigo – Siamo a disposizione per ogni ulteriore incontro con altri soggetti imprenditoriali, con i consiglieri comunali di Adria che volessero avere un incontro con il prefetto”.
Purtroppo, però, non si possono fare previsioni sulla riapertura voluta da tutti dell’Autodromo di Adria, se prima non si sblocca la vendita.
(d.m.b.)
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