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RIVA DEL PO – UN RITORNO AL FUTURO PER LE DUE BIBLIOTECHE COMUNALI (RO E BERRA) – CI ILLUSTRA IL PROGETTO IL VICESINDACO ALBERTO ASTOLFI

ALBERTO ASTOLFI

Riva del PoDue centri culturali, uno a Ro e una a Berra, ad uso di adulti e bambini: è il progetto ideato dalla Giunta Zamboni, un lavoro importante che prevede, tra le altre cose, lo spostamento della biblioteca di Berra dall’attuale sede di via Piave (ex municipio) al “vecchio” centro civico di via Garibaldi, che già in un recente passato ospitava la biblioteca.

A parlarne è il Vicesindaco Alberto Astolfi, politico per passione, bibliotecario di professione. Laureato in Storia moderna all’Università di Bologna nel 2011, con 110 e lode, Astolfi vive a Cologna e da molti anni si dimena quotidianamente tra i libri (gestisce anche  la biblioteca di Ro). Gran conoscitore della storia locale è autore di alcune pubblicazioni di carattere storico-culturale tra cui “la guerra sul Po” (2000), “Ferrara nel Grand Tour” (2012).

Ma è anche politico di lungo corso, amministratore locale con “vista” sul provinciale. “Le nuove esigenze e la possibilità di implementare il servizio bibliotecario ci spinge verso nuovi traguardi – spiega il vicesindaco Alberto Astolfi – in questo periodo di pandemia e grazie ai contributi statali abbiamo aumentato notevolmente il numero dei volumi, tanto che non riusciamo più a sistemarli sui scaffali per insufficienza di spazio, senza dimenticare la necessità di avere una stanza che funga da magazzino, ripostiglio, per poter mettere i libri vetusti, poco letti, ma che potrebbero essere ugualmente richiesti e visionati, che ora non abbiamo”.

Le motivazioni di un riordino della “Casa della Cultura” nel comune di Riva del Po è diventata una esigenza: la patriarca biblioteca comunale di Berra, nata nel 1964 per volere dell’allora sindaco Sandri Soccrate, e la più recente biblioteca Riccardo Bacchelli di Ro, nata nel 1995, secondo Astolfi meritano e richiedono maggior risuono e sviluppo.

“Partendo da qui la necessità di spazi maggiori – riprende Astolfi – A Ro abbiamo nuove stanze disponibili, lasciate libere da ditte e associazioni che non hanno rinnovato gli affitti, mentre a Berra c’è l’esigenza di spostare la sede, che abbiamo individuato nel centro civico di via Garibaldi, già sede della biblioteca.

Qui ci sarà qualche lavoro da fare ma è sicuramente il posto ideale: riprendere un contenitore attualmente vuoto. In entrambe le sedi ci sarà un piano dedicato agli adulti ed uno ai piccoli. Ci sarà spazio anche per sale lettura per gli alunni delle scuole di ogni grado, senza tralasciare l’uso di apparecchiature multimediali, anche queste implementate sempre grazie ai contributi statali. Insomma, due centri della Cultura, necessari nel nostro comune.

Due, perché le distanze, circa 20 chilometri, lo richiedono, ma anche per una conformazione logistica del nostro Comune, distribuito su una striscia di terra lunga circa 50 chilometri”.

“Se dicessi entro il 2022 direi una bugia – aggiunge  il Vicesindaco – perché le cose da sistemare, sopratutto a Berra, sono molte, però entro il 2023 possiamo farcela, fermo restando che le dinamiche nazionali e mondiali in essere potrebbero cambiare molte cose”.

Poi una considerazione sulla intitolazione della biblioteca di Berra, da sempre chiamata “Biblioteca Comunale”. “Eravamo partiti tempo fa con l’intento di dargli un nome – conclude Astolfi – ma vista l’intenzione di rinnovamento ci siamo fermati. Le idee per l’intitolazione non mancano, ma abbiamo deciso di posticipare a quando la biblioteca sarà nel nuovo posto”.

(d.m.b.)

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