Riva del Po. La notizia del taglio dei contributi per i comuni che hanno fatto la fusione ha lasciato una discussione aperta tra chi governava (favorevoli alla fusione) e chi era all’opposizione (contrari alla fusione). Ma c’è chi dall’opposizione ha aderito alla fusione e non ha preso bene questa notizia.
“Una vera delusione – commenta Stefano Bigoni, ex consigliere di opposizione a Berra e favorevole alla fusione – le fusioni, con le regole che c’erano, davano una opportunità al territorio. Io non mi pento per quanto ho sostenuto. La mia posizione è sempre stata dettata da puro campanilismo locale. Se poi, chi come me ha sistenuto il SI alla fusione per altri motivi, come quelli di poter pagare misfatti o spese assurde e sbagliate, ha sicuramente la mia “condanna”.
A tal proposito Bigoni intende chiarire che “al riguardo mi auguro che la Corte dei Conti faccia pagare tutto il dovuto a quei amministratori che hanno sperperato il denaro pubblico, facendo ritornare nelle casse del comune tutto il dovuto”.
Poi ritorna sul contributo della fusione. “Io spero e mi auguro che il governo attuale rispetti queste regole; se cosi non fosse mi sentirti e ci sentiremo presi in giro. La fusione è stata fatta nel rispetto di una legge e mi aspetto che questa legge venga rispettata.
Io rimango convinto e favorevole alla fusione con il contributo previsto di 1.200.000euro: quello che sta avvenendo non mi piace perché non rispetta i patti prestabiliti con gli enti locali e questo deve essere chiaro”.
E per finire Bigoni si toglie un sassolino dalla scarpa. “Ancora una volta qualcuno mi vuole accostare alla sinistra, con la quale ho condiviso la fusione. Pura miopia: in consiglio comunale ho fatto 5 anni di opposizione a questa sinistra e poi la mia visione di sviluppo del territorio è molto diversa”.
(d.m.b.)
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