Ruina – Prima un asfalto incompiuto, poi immondizia ai margini, ora dissuasori di velocità. Via Vigara, nella piccola frazione di Ruina, si pone al centro dell’attenzione come non mai, una strada ciclabile ma anche transitata da veicoli a 4 ruote, che da tempo è soggetta a lavori di manutenzione straordinaria che rientrano nel progetto di riqualificazione del percorso ciclabile, denominato “Bike to Work 2021”.
Una strada di pertinenza comunale e con interessi nazionali (volendo anche oltre) che tutti i giorni viene menzionata per motivi non certo nobili o comunque di interesse turistico, come invece dovrebbe essere.
Quando iniziarono i lavori di posa dell’asfalto ne fu tralasciato un tratto di circa 400 metri, poi recuperato durante i lavori fatti dall’amministrazione comunale, creando non poche discussioni in merito. Altri richiami alla via furono fatti per materiale di scarto lasciato (non si sa da chi) per lungo tempo a bordo strada. Ora a far parlare sono i dissuasori di velocità o dossi artificiali.
“Su via Vigara e via Ca’ Pompa, ovvero la ciclabile che collega Copparo e Riva del Po alla Destra Po, dopo gli asfalti, arriva l’installazione dei dossi dissuasori di velocità – parole della consigliera di minoranza Daniela Simoni (Gente di Riva del Po) – Sul tratto copparese nessun rallentatore, in quello rivense ben 5 (4 delle quali in gomma); niente di più pericoloso per le bici che sulla pista circolano anche in gruppi.
A poche settimane dall’installazione uno in via Ca’ Pompa è già danneggiato (vedi foto) ed ora le auto per evitare il pezzo intero invadono il senso opposto di marcia circolando contromano anche se dal fronte arriva un altro mezzo. È capitato a me. Se per far rispettare la velocità si è ritenuto necessario utilizzare questi dossi almeno pensarli in asfalto, così come li troviamo per esempio a Copparo e nelle sue frazioni, di certo meno pericolosi più duraturi e comunque funzionali.
Mi chiedo. Ma mentre si stavano asfaltando questi tratti stradali non si poteva pensare di realizzarli direttamente integrati?”.
Ne è nata una discussione infinita, con molti i cittadini che ritengono i dissuasori “Dannosi e pericolosi”. C’è chi invece i dissuasori li vorrebbe, eccome. “Un dosso in asfalto, in cemento, in legno, in canapa indiana – dice Cristian – Va fatto in via Roma a Ro prima che si faccia male qualcuno. Troppi automobilisti sfrecciano in paese”.
“Anche in via Risorgimento andrebbero messi – dice Morena – divieti che nessuno rispetta: le auto e le moto sfrecciano. Tanti incidenti ma non frega niente a nessuno”.
Insomma, ascoltando i cittadini pare che ad ogni scelta il comune di Riva del Po non ne azzecchi una.
(d.m.b.)
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