Riva del Po – Il prossimo 9 settembre la pista ciclabile Destra Po compie 21 anni e sarà ancora una volta un compleanno amaro per un tragitto ciclabile che se merita attenzione per la sua consistenza, per la sua lunghezza (123,810 km) e importanza (tra l’altro è parte integrante del ramo n. 2 della rete nazionale BicItalia), ha la “colpa” di essere inserita in un contesto poco seguito.
Già l’anno scorso, nonostante la Fiab provinciale ci aveva provato, lanciando una bozza di ipotesi all’amministrazione provinciale di Ferrara (la proposta non ha trovato accoglimento: mancanza di risorse economiche), il 20esimo compleanno non era stato festeggiato, recuperato poi in extremis con una “Festa” fatta nei giorni successivi.
L’assessore comunale di Riva del Po Anna Cinzia Trapella, dopo i festeggiamenti, si era tenuta soddisfatta per la buona partecipazione all’iniziativa, promettendo un interessamento verso iniziative che vadano a migliorare e diffondere la ciclabile Destra Po, nel tratto che attraversa il comune di Riva del Po, che sono più di 40 chilometri.
È chiaro che questo territorio, per ora privo delle strutture recettiva importanti, può dare poco per incrementare il tragitto ciclopedonale. Molte le strutture che possono garantire un supporto adeguato alla ciclabile, collocate nella golena di via Dazio a Ro: il Mulino sul Po, il Vento di Supa, l’area sosta dei camper e, “dulcis in fundo”, il Bicigril, struttura pienamente sinergica e complementare alla pista ciclabile.
E non sono le uniche strutture ricettive che la golena del Po di Ro può mettere a disposizione. Ma per ora e da diverso tempo tutto fermo o quasi. E poi a Serravalle, con il plesso turistico La Porta del Delta: nei prossimi giorni dovrebbero iniziare i lavori di manutenzione straordinaria all’omonimo ristorante, per poi passare all’apertura della struttura con nuova gestione. Anche qui i tempi si prospettano lunghi. E nel mentre l’agognata Destra Po sopravvive e attende.
(red)
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