Intervista al M.tro Gianmaria Raminelli docente al Circolo Musicale “Varos Zamboni” di Copparo
L’ingresso del M.tro Gianmaria Raminelli nell’organico dei docenti del Circolo Musicale “Varos Zamboni” di Copparo ha determinato l’incremento delle frequenze ai corsi da lui tenuti: pianoforte, organo e harmonium. Sono giovani e meno giovani che cercano, fra i tasti bianchi e neri delle tastiere, le diteggiature, gli spartiti e i quaderni di musica, i solfeggi e l’indubbio fascino dell’organo a canne e del meno conosciuto harmonium, una via per appropriarsi di emozioni derivanti dalla passione per ciò che scaturisce dal pentagramma.
Il M.tro Raminelli ci accoglie a Copparo, alla sede della prestigiosa Villa Bighi, e mentre ci prepariamo per l’intervista sottolinea: “Vede? Questi sono i testi per letture e solfeggi, e qui abbiamo il pianoforte a mezzacoda. La frequenza ai corsi del Circolo copparese Zamboni sono segno evidente che, uscendo pur lentamente dalla fase pandemica, abbiamo giovani e meno giovani intenzionati ad un impegno che è portatore di indubbie soddisfazioni.”
Maestro, quanti allievi segue attualmente, e quali le loro età? “Proprio in questi giorni abbiamo avuto la sedicesima iscrizione ed è probabile che nelle prossime settimane se ne aggiunga qualcun’altra. Per l’età degli allievi posso dire che ci sono bambini delle Elementari, ragazzi delle Superiori e adulti anche di una certa età.”
Una domanda particolare la rivolgiamo per una attività di cui si sente parlare poco: il solfeggio. Non ritiene che tale pratica sia noiosa e controproducente per l’entusiasmo degli allievi? “No, di certo. Pensi che il solfeggio è alla base di un’ottima impostazione musicale e di ogni pratica legata alla lettura corretta dello spartito nonché alla sua impostazione ritmica. Ho allievi delle Elementari che sono entusiasti di poter leggere e ritmare con il solfeggio alcuni righi di musica. Per non parlare del dettato musicale: saper scrivere a dovere alcune battute è fondamentale per riconoscere gli intervalli musicali e la loro scansione ritmica per scriverli poi sul pentagramma con lo scopo di abituare l’orecchio al ritmo.”
Lo incalziamo facendogli notare che in quella sala ove insegna c’è un pianoforte ma non un organo a canne… “Certo, il Circolo Musicale Zamboni, per la prima volta nella sua storia, ha attivato un corso per organo ed ha un accordo con la Parrocchia di Copparo. Andremo là, in chiesa, di tanto in tanto, per spiegare come è costruito e come funziona un organo, e quello di Copparo è di un certo pregio. Le dirò che ho un gran piacere nell’indirizzare qualche allievo, peraltro già interessato, a impegnarsi nello studio dell’organo: sono pochi gli organisti attivi nelle nostre zone…”.
E cosa ci può dire per l’harmonium, di sicuro uno strumento un po’ inusuale, un tempo presente in tutte le chiese, specialmente quelle che non erano dotate di organo a canne? Il M.tro Raminelli chiarisce: “Con le nuove liturgie postconciliari in quasi tutte le chiese non solo si sono abbandonati gli organi, ma anche gli harmonium, molti dei quali deperiti strutturalmente e talora pure demoliti. In effetti bisogna ritornare a conoscerne e ad apprezzarne il valore sia quale sostegno ai canti liturgici sia per non perdere il grandissimo patrimonio di musiche che anche famosi musicisti hanno composto per l’esecuzione su tali strumenti.”
Chiediamo così a Raminelli se il Circolo possiede un harmonium. “Il Circolo si doterà di un tale strumento in accordo con l’Associazione Vox et Sonus che ne ha alcuni a disposizione.”.
Concludiamo la nostra breve intervista chiedendo al M.tro Raminelli se per la fine dell’anno scolastico ci sarà un saggio “Certamente, perché di ogni impegno serio bisogna andare orgogliosi e soprattutto è bene mostrare dove si può arrivare con la costanza nello studio. Come Circolo Musicale daremo per tempo ogni notizia al riguardo. E mi lasci concludere dicendo che la stampa è sempre una buona alleata per sollecitare le adesioni a iniziative importanti come la scuola di musica. Peraltro sto vagliando la possibilità di aprire una scuola per pianoforte e harmonium anche a Serravalle. Ne parleremo. Noi italiani la musica l’abbiamo nel DNA, si tratta solo di crederci e di impegnarci per non dimenticarcene!”
(RedRm)
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