Ariano Polesine –“Io non c’entro niente“. Giacomo Stella, l’anziano signore, proprietario dello stabile dove abitava Rkia Hannaoui, la 32enne di Ariano Polesine trovata riversa a terra in cucina in gravi condizioni, che abita al piano superiore, si dichiara estraneo a quanto accaduto.
Lui che ha soccorso per primo la giovane mamma. Lui che ha attivato i soccorsi. Lui che dichiara di non aver sentito lo sparo pur ammettendo di trovarsi in casa. Ora si è rivolto al suo avvocato.
Stella è stato chiamato dai bambini di Rkia Hannaoui, bimbi di 8 e 11 anni che sono abituati a giocare con lui, ogni giorno. Ma ora, comprensibilmente, visto che non è stata trovata l’arma del delitto e che si tratta di un’indagine pesante, per omicidio, Giacomo Stella si è rivolto al suo avvocato.
Un uomo molto mite e conosciuto in paese, che ha molti anni sulla groppa e che mette subito le mani avanti davanti alle domande. “Io non c’entro niente, non posso dire niente, devo vedere il mio avvocato oggi. Non c’entro niente per niente, non so cosa sia successo. So che ho chiamato l’ambulanza: mi hanno chiamato i bambini, ho chiamato l’ambulanza e altro non so, qui c’è gente dappertutto siamo in alto mare”.
L’anziano è confuso e ribadisce che non sta bene, che non ha molta memoria e che non ci sente bene. Era in casa, dice, quando sono arrivati a chiamarlo i bambini, ma non ha sentito lo sparo. Si innervosisce quando lo incalzano a rispondere alle domande “scomode”. “Lascia stare, per carità, sono discorsi che mi hanno fatto anche i carabinieri tante volte: cosa ha sentito? Cosa vuole che senta, io che non sento tanto bene e ho la memoria che non va, lasci stare”.
Sempre al lavoro gli inquirenti, che non lasciano trapelare nulla ma che, secondo molti, hanno già le idee chiare su chi rivolgere le loro attenzioni delle indagini. Quasi sicuramente non molto lontane dall’abitazione. Mentre il marito Lebdaoui Asmaoui è ancora convinto che la moglie sia stata vittima di un infortunio domestico.
“Io aspetto le carte del medico, quando il medico mi darà le carte allora ne saprò di più”. Nel mentre Asmaoui e i due figli vivono con il fratello, sempre ad Ariano, visto che l’appartamento è stato posto sotto sequestro.
Intanto arrivano poche righe dalla Procura, per dire che attualmente “si procede contro ignoti e in fase di indagini preliminari per il reato di omicidio”.
La consulenza tecnica dell’autopsia, tuttavia, è un accertamento tecnico irripetibile e garantito, dunque verrà fatto alla presenza eventuale dei medici delle persone interessate, possono essere la famiglia o l’eventuale indagato. L’esame autoptico sulla salma è effettuato, si legge ancora nella nota “per accertare la causa del decesso e ogni altro elemento utile a chiarire le circostanze del fatto, il cui conferimento incarico al medico legale avverrà il giorno 3 aprile 2023”.
(red)
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