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COPPARO – MANIFESTAZIONE PUBBLICA VENERDI’ 27 MAGGIO CONTRO LO SPOSTAMENTO DELL’AUTO MEDICA A CONA – NON TROPPI I PARTECIPANTI MA E’ SOLO L’INIZIO…

Copparo – Sabato mattina, 27 maggio, l’associazione Zona Franca di Copparo ha chiamato tutti i cittadini a raccolta, davanti all’ex ospedale, per manifestare il proprio dissenso in merito alla scelta annunciata dall’Ausl di Ferrara di spostare l’automedica di Copparo a Cona.

Molti ma non tanti i partecipanti, che per non far torto a nessuno diciamo fossero tra i 100 e i 200, che però si sono fatti sentire. Nell’intervento di apertura la presidente dell’associazione, Paola Mazza, ha ricordato in breve i motivi che hanno portato ad organizzare il presidio, citando la preoccupazione di molti cittadini per la scomparsa di un servizio di emergenza la cui vicinanza al territorio è ritenuta fondamentale.

Presenti anche rappresentanti dello Spi-Cgil e un’ex dipendente Ausl che ha portato la propria testimonianza. Poco apprezzato l’intervento del sindaco di Copparo, Fabrizio Pagnoni, ad una iniziativa che di politico doveva avere nulla. Ad ogni modo Pagnoni ha assicurato che lotterà per il mantenimento dell’automedica a Copparo, intenzionato a contattare le istituzioni competenti far cambiare decisione all’Ausl.

Al di là dei contenuti portati in presidio da Pagnoni, l’associazione Zona Franca si è detta dispiaciuta del fatto che il sindaco abbia ritenuto di intervenire senza nemmeno ringraziare chi ha reso possibile la manifestazione, approfittando di un’opportunità che per primo non ha mai contribuito a creare. E’ stata infine Patrizia Lucchini di Zona Franca a sottolineare la preoccupazione della comunità Copparese (a quanto pare i cittadini dei comuni di Tresignana e Riva del Po, che comunque utilizzano questo servizio, non sono stati coinvolti) per quella che ritengono una decisione ingiusta, richiamando però alla memoria anche il calo dei servizi, a partire dall’H12, che non ha mai più riaperto dopo la pandemia, alla camera mortuaria, chiusa ormai da anni.

Patrizia Lucchini ha rimarcato come l’automedica assolva a compiti di intervento di emergenza, compito “ancora più fondamentale laddove non vi sia nelle vicinanze un servizio di pronto soccorso o primo soccorso, un servizio cioè che permette di trattare direttamente il paziente, permetterne una prima stabilizzazione e poi garantire le condizioni per il suo trattamento nell’ospedale più adeguato. Ora, tutto ciò viene tolto e spostato a Cona”.

“Soltanto 900 interventi all’anno non bastano a far decidere di conservare questo servizio proprio qui e non altrove – ha aggiunto Lucchini – E’ stato detto anche che la scelta risponde alla miglior allocazione delle risorse umane, ossia medici ed infermieri, per rispondere nella maniera più adeguata possibile alle esigenze degli utenti del territorio. Noi crediamo che le esigenze degli utenti di questo territorio, del copparese e dei Comuni vicini, siano invece proprio quelle di ricevere interventi veloci ed efficaci, da parte di personale preparato e competente, soprattutto quando si parla di un servizio che interviene in condizioni d’urgenza: è evidente che la vicinanza ai comuni serviti in questi casi fa la differenza. Togliere a queste comunità l’automedica significa proprio questo: rischiare di non garantire la sicurezza necessaria alla salute dei nostri cittadini”.

È stato sottolineato che tutto è avvenuto in silenzio da pare dellAusl, e questo non è accettabile. “Ci sia almeno un confronto onesto e pubblico – è la richiesta proveniente dal presidio – con le persone che qui vivono e che non intendono subire passivamente questa ulteriore preoccupazione e questo ulteriore taglio”.

(red)

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