Ruina – Un cartello di modeste dimensioni è apparso da qualche settimana sulla strada provinciale Via Collegio a Ruina, in direzione di Ro, il quale recita “Benvenuti nelle Terre del Mulino sul Po” con tanto di foto del natante galleggiante, che ai più attenti ricorda il fatto di anni fa.
L’immagine del Mulino sul Po compare anche nel video di promozione turistica che compare nel sito dell’unione Terre e Fiumi al quale l’amministrazione comunale di Riva del Po ha affidato l’incarico di promozione del territorio. Il tutto sembra un po’ paradossale visto che il Mulino non è più nel suo posto da luglio del 2020, quando rischiò di affondare, e dal novembre successivo è stato spostato altrove.
In merito la consigliera di minoranza Daniela Simoni (Gente di Riva del Po) rileva alcune considerazioni e si chiede e chiede alla Giunta Zamboni come il Mulino che non “esiste” possa essere preso come icona del territorio e quale risposta verrà data al turista che chiede di vederlo. Nella risposta del primo cittadino si evince che il Mulino sul Po ritornerà al suo posto non prima del prossimo anno inoltrato.
“Oggi il Mulino si trova presso il cantiere navale Bieffe, di Renzo Bedeschi, in località Smergoncino di Cavanella Po, in provincia di Rovigo”. Dice la nota del Sindaco. In cantiere ci fu portato nel novembre del 2020, in attesa di essere
ristrutturato. In questi giorni, per poter eseguire gli interventi di recupero del natante, l’amministrazione comunale ha provveduto ad impegnate la cifra di 6.849,08 euro per l’acquisto di 4 travi in ferro per tenere il Mulino sollevato da terra, per poter operare sui sandoni.
“La stima totale dei costi di recupero si attesta intorno ai 250mila euro – dice ancora la nota – purtroppo il Pnrr non ha attivato linee di finanziamento idonee alla candidatura di progetti di questo tipo”. Questo ha “costretto” l’amministrazione a seguire altre vie. “A breve sapremo se il progetto di recupero potrà essere candidato attraverso le Strategie Territoriali integrate per le Aree Montane ed Interne. Mentre le soluzioni tecniche di recupero verranno individuate dal tecnico in fase di progettazione”.
Come succede da tempo il popolo di Riva del Po si divide in due: chi lo rivorrebbe al suo posto, chi affondato, distrutto per sempre. Qualcuno propone un referendum popolare, mentre non di sa che fine abbia fatto il sondaggio promosso da Cristina Felisati (Basta Sprechi), ex consigliere comunale di Ro e candidata Sindaco alle comunali di Riva del Po e non entrata in consiglio.
Un referendum che potrebbe essere indicativo. Per quanto riguarda la pubblicità del territorio, l’unione Terre e Fiumi verrà incaricata di cambiare prospettiva, eliminando il Mulino come figura portante della pubblicità, come pure sul sito del comune. Bisognerà trovare una icona adatta.
(red)
Views: 52