Polesella – Da alcune settimane è comparso sulla Statale 16 a Polesella la presenza di velobox, i famosi cassoni arancio che all’occorrenza vengono “riempiti” dell’autovelox per la rilevazione delle infrazioni sul limite della velocità.
Non si tratta di un contenitore fisso, ma mobile, adagiato ai margini della strada nei punti più strategici. L’intento è quello di svolgere i normali servizi di controllo della velocità e contemporaneamente garantire che il posto di controllo sia visibile da lontano e gli automobilisti possano adeguare la velocità in sicurezza.
E’ la strategia della Polizia locale associata del Medio Polesine, che sta sperimentando questa nuova modalità di impiego del velox mobile.
Per sottolineare come la priorità sia quella di fare prevenzione e sicurezza stradale, non certo multe. La prima sperimentazione è partita nei giorni scorsi, anche lungo la Statale 16, all’altezza di Palazzo Rosso. Molti automobilisti, in transito, hanno pensato fosse una nuova postazione fissa, mentre, in realtà, si stava provando questo nuovo metodo di impiego.
Il motivo è chiaro: “Il velobox, per colore e dimensioni, è molto più visibile rispetto al treppiede color metallo e al normale velox mobile”, spiega una nota del Comune di Polesella. Questo, in aggiunta al fatto che i controlli con dispositivi mobili debbono essere sempre segnalati con apposito cartello e devono vedere il personale presente, garantisce che, anche da una certa distanza, sia immediatamente percepibile la presenza dell’apparecchiatura e sia possibile, ove necessario, rallentare in piena sicurezza.
(red)
Views: 202