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RIVA DEL PO – NUOVO BANDO PER L’ASSEGNAZIONE DELLA GESTIONE DELLE TRE STAZIONI GALLEGGIANTI – IL VECCHIO E’ SCADUTO – PER IL SINDACO IL PIU’ IMPORTANTE RIMANE QUELLO DI RO A CAUSA DEL MULINO (CHE ANCORA NON C’E’)

ATTRACCO DI RO

Riva del Po – Tre “stazioni” galleggianti sul Po che l’amministrazione comunale di Riva del Po cerca di collocare. Si tratta dell’approdo turistico modulare autogovernante in acciaio di Ro, raggiungibile mediante passerella in acciaio collegato alla terra ferma, dotato di colonnine per l’erogazione di acqua potabile ed energia elettrica, nonché rampa per l’accessibilità a persone diversamente abili, accompagnati.

Percorrendo il Grande Fiume, più a valle si trova l’attracco galleggiante di Berra. Gli elementi che costituiscono l’attracco sono: passerella, piattaforma, pontili, deflettori e pali. Il pontile, parallelo alla corrente del fiume, è costituito da n.3 moduli 8 per 2,5mt. Il lato del pontile verso nord, verso il centro del fiume, è riservato all’attracco delle imbarcazioni turistiche, anche da crociera. Il lato del pontile sud, verso l’argine destro, è riservato all’attracco permanente delle piccole imbarcazioni, per un totale di n. 3 posti barca di lunghezza 4,50 mt.

Ancora più a valle si termina con il pontile galleggiante presso il plesso turistico “La Porta del Delta” a Serravalle. Il pontile, parallelo alla corrente del fiume è il più capiente dei tre. La passerella di accesso al pontile è in comune con un altro pontile oggetto di separata convenzione in corso (il waller camp). Il 28 aprile 2022 la Giunta rivierasca aveva predisposto la concessione d’uso degli attracchi, per il periodo 1 giugno 2022 al 31 marzo 2025. Il soggetto aggiudicatario in via provvisoria era stato il Gommone Club Ferrara, con sede legale in Via Roma a Ro insieme a Federazione Italiana Sportiva e Attività Subacquee a.s.d. sezione provinciale di Ferrara con sede legale in Ferrara. Ma qualcosa è andato storto e a distanza di oltre 1 anno la pratica non ha trovato soluzione finale, come spiega l’assessore comunale ai lavori pubblici.

“L’operatore era unico per tutti i pontili – dice Marco Pozzati – Erano stati assegnati in maniera provvisoria perché aveva superato i requisiti del bando pubblico. Ma è passato praticamente un anno e non sono state presentate le polizze per poter procedere alla firma del contratto definitivo. In realtà ci sono stati dei problemi di natura personale da parte dell’operatore, che hanno protratto oltremodo questa situazione. Procedere alla firma di un contratto oggi, ad un anno dal bando pubblico, significa non trovarsi nelle medesime condizioni. In più si avrebbe un anno in meno di valenza. Detto questo, è molto più corretto rifare un nuovo bando pubblico, che tenga conto delle situazioni attuali. Nessuna preclusione se lo stesso operatore economico vorrà partecipare”.

Ed ecco che in questi giorni esce il nuovo bando, con la concessione d’uso prevista per una durata triennale, con decorrenza dal primo maggio 2024 al 30 aprile 2027. Alla scadenza naturale ovvero in caso di mancato rinnovo, in seguito a disdetta di una delle parti, il Concessionario è obbligato a restituire i beni in parola nello stato di fatto e di diritto in cui si trovano al momento della consegna, salvo il normale deperimento dovuto all’uso.

Per i motivi di pubblica utilità e a sua discrezione, l’Amministrazione Comunale potrà sempre revocare o sospendere temporaneamente la vigenza del presente atto, senza che ciò comporti alcun diritto di risarcimento per il concessionario stesso. Non è previsto il rinnovo tacito del contratto.

Un atto importante, perché: “L’obiettivo di questa amministrazione è quella di dare in gestione i tre attracchi del territorio comunale, Ro, Berra e Serravalle – ha detto il sindaco Andrea Zamboni – e chi avrà la gestione dell’attracco di Ro, riuscirà a gestire meglio anche il Mulino.

Per noi il Mulino rimane uno dei capisaldi per il recupero del territorio comunale”.

(red)

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