venerdì, Ottobre 18, 2024
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ESSEN (GERMANIA) – MEDAGLIA D’ORO PER GLI AZZURRI AGLI EUROPEI MASCHILI DI COMPOUND DI ESSEN DOPO 28 ANNI – DICHIARAZIONI SODDISFATTE DI FLAVIO VALLESELLA

Essen (Germania) – Medaglia d’oro per gli azzurri Michea Godano, Federico Pagnoni e Marco Bruno agli europei di Essen in Germania. Dopo 28 anni il trio italiano è riuscito a salire sul gradino più altro del podio, sconfiggendo in finale la Turchia per 233 a 231. L’ultima (nonché l’unica, fino ad oggi…) vittoria dell’Italia compound maschile a un Europeo era datata 1996: a Kranjska Gora, in Slovenia, si affermarono per la prima volta Tosco, Ruele, Palumbo e Lops.

Prima del successo gli azzurri avevano vinto 228-224 contro la Germania, poi 236-226 con l’Olanda e infine il successo allo shoot off 234-234 (30-29) con la Francia. L’italia chiude l’Europa con un ottimo argento individuale compound, conquistato da Elisa Roner. L’atleta delle #FiammeGialle costringe la n.1 al mondo, Ella Gibson (Gbr), a giocarsi il titolo continentale allo spareggio. Al termine delle volée, dopo un’altalena di emozioni, il match termina sul 144-144. Allo shoot off la britannica colpisce il 10 e l’azzurra il 9.

Soddisfatto l’allenatore della nazionale compound. “Da casa si soffre di più che stare nella “gattiera” – commenta Flavio Valesella dalla sua Berra – Ho seguito quasi tutto. Due medaglie pesanti: una d’oro ed una d’argento, confermano la bontà del gruppo. Gruppo che non è solo composto dai sei presenti in Germania, ma da tutti gli appartenenti ai gruppi nazionali compound”.

Cime sempre, Valesella guarda avanti. “Ora ci sono altre due tappe importanti: Corea e Turchia, per confermare il vostro valore a livello internazionale, insieme al GP di Porec in Croazia. Come sempre sono solito ringraziare un pò tutti quelli che in silenzio e senza apparire fanno un grande lavoro dietro le quinte (tecnici personali).

Permettetemi però un consiglio allargato anche al settore giovanile: lavorate sempre con queste persone, tenendo sempre ben presente che nel tiro con l’arco non esistono “guru” o “santoni”. Ma ci sono tanti tecnici bravi, modesti e sopratutto educati e rispettosi del ruolo di altri tecnici. Ancora grazie ragazzi. Grazie Andrea”.

(LC)

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