venerdì, Ottobre 18, 2024
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BERRA – LA GESTIONE “FALLIMENTARE” DI CLARA AMBIENTE HA SPINTO MOLTI DEI COMUNI GESTITI DAL SERVIZIO A INSTITUIRE UN TAVOLO DI CONFRONTO DURATURO – NON PARTECIPA IL COMUNE DI RIVA DEL PO MA IL SINDACO NE SPIEGA IL MOTIVO

Berra – Un tavolo di confronto duraturo con il solo intento di discutere dei problemi nella gestione dei rifiuti della società partecipata Clara Ambiente e di provare a varare soluzioni condivise da proporre ai singoli Consigli Comunali al fine di migliorare il servizio per cittadini, imprese e associazioni di tutti i territori comunali.

La gestione dei rifiuti in diciannove dei ventuno Comuni della provincia di Ferrara risulta catastrofica: nonostante ciò continua ad andare avanti, sotto gli occhi inermi dei comuni soci. Molte forze politiche del Ferrarese hanno deciso di costituire un Coordinamento Gestione Rifiuti a livello provinciale a cui hanno preso parte gruppi consigliari di maggioranza e di minoranza, indistintamente, ed è aperta a tutte le forze che intendono “affrontare in maniera pragmatica la gestione e le criticità del servizio rifiuti”.

Si parte da Bondeno (Bondeno in Testa, Partito Democratico, Davide Verri Sindaco), poi Cento (Orgoglio Centese), Comacchio (Partito Democratico), Copparo (Partito Democratico), Fiscaglia (Attiva Fiscaglia), Jolanda (Jolanda Democratica) e Lagosanto fino a Poggio Renatico, Terre del Reno (Futuro Comune) e Vigarano Mainarda (Viviamo Vigarano e Costruiamo il Futuro con Te). Gruppi con diversa fede politica ma concordi nella necessità di dover affrontare il tema in maniera congiunta e collegiale.

Molte le criticità segnalate da questo gruppo, esternate nel primo incontro, avvenuto a Ferrara lo scorso 18 luglio alla presenza di diversi gruppi consiliari, che ha permesso la costituzione del Coordinamento. Primo obiettivo condiviso da tutte le forze in campo è quello di tenere costantemente alta l’attenzione di tutte le amministrazioni sul tema della raccolta rifiuti, sensibilizzandole anche verso una maggiore consapevolezza nelle nomine nel prossimo Consiglio di Amministrazione che dovranno avvenire verso figure di comprovata esperienza nella gestione dei rifiuti, legandole in maniera indissolubile al raggiungimento di obiettivi di efficienza e di economicità da raggiungere in tempi prestabiliti e periodicamente monitorati.

Tra le criticità l’aumento costante dei costi di gestione, gli aumenti indiscriminati delle tariffe, con una proiezione prospettata dalla stessa Clara di aumenti costanti per i prossimi anni di servizio (fino almeno al 2038), le raccolte in alcuni territori insufficienti e problematiche, la mancanza di un vero piano industriale che porti il servizio a diventare più efficiente e di conseguenza più economico per tutti i cittadini, la mancanza di trasparenza negli obiettivi strategici annuali da raggiungere e nei target di efficienza fissati e l’assenza di una visione complessiva che mostri gli intenti societari per affrontare i problemi di mancanza di impianti di smaltimento, conferimento e trattamento dei rifiuti: l’elenco prosegue.

“A quanto pare le criticità che abbiamo sollevato in Consiglio Comunale sono condivise – commenta il gruppo di minoranza Uniti per Riva del Po – speriamo che il servizio possa migliorare a tariffe congrue! Come più volte detto il nostro gruppo è a disposizione per proposte e confronti fra diverse soluzioni possibili. Quello che rammarica, ma speriamo che sia solo una questione temporanea, è che non faccia parte di questo Coordinamento Provinciale la sindaca di Riva del Po che per tanti anni ha contestato il servizio e le tariffe di Clara”.

Chiamata in causa, la prima cittadina interviene. “Penso che la mobilitazione dei cittadini è sempre lodevole – dice Daniela Simoni – Anche la sottoscritta in passato ha fatto parte di un comitato, di Poggio Renatico, e per anni abbiamo cercato di ottenere soddisfazione. A nulla è valso tanto che il comitato si è sciolto. Ai giorni nostri mi è stato chiesto di aderire ancora una volta ma stavolta preferisco portare avanti la mia battaglia (perché l’ho detto al consiglio di insediamento: io sarò sempre molto critica su questa azienda) sui tavoli dei sindaci soci ovvero dall’interno del sistema, offrendomi però quale tramite ed intermediario. Questo ho detto agli organizzatori del comitato che hanno capito e condiviso la mia scelta”.

(LC)

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