Ro – “La Giunta attuale ha individuato una diversa funzione per il Bicigrill, che non sarà un pubblico esercizio”. Una puntualizzazione arrivata dal sindaco di Riva del Po Daniela Simoni, che ha aggiunto: “Non abbiamo annullato il bando precedente; si tratta di un diverso indirizzo che la nuova Giunta ha potuto e voluto dare. Mi spiego: il bando in oggetto è stato confezionato e pubblicato alcuni giorni prima delle elezioni, quindi deciso da un’amministrazione in scadenza con effetti su quella nuova. Pertanto, e giustamente, i nuovi amministratori una volta insediati potevano decidere diversamente. E così legittimamente è stato”.
Di fatto però si è creato un cambiamento, che ha messo in grande difficoltà la ragazza di Ferrara che si era aggiudicata la gestione, seppur in via provvisoria, che tramite il nostro giornale ha denunciato: “Lavoravo in un’agenzia di pulizie, mi sono licenziata e chiesto un finanziamento di 15mila euro (16mila solo per il bancone), ora non so cosa fare, neppure mi è stato detto qualcosa dal Comune. Ho provato a scrivere alla sindaca sui social, senza risposta”.
“Ho letto la notizia su La Nuova Ferrara di oggi – interviene la consigliera di minoranza Egle Cenacchi (Uniti per Riva del Po) – Ecco la nuova amministrazione che funziona!!! Annullano un’aggiudicazione (con tutte le conseguenze del caso): si perderà minimo un altro anno per un nuovo bando per trovare chi potrà avere i requisiti per gestire l’intera area golenale (ammesso che qualcuno partecipi, sia affidabile e paghi regolarmente l’affitto) ed in più la Sindaca non dà risposta alla persona cui hanno dato il benservito! Mi dispiace molto per la ragazza, che è già tanto che non sia stata bloccata dalla Sindaca, come ha fatto con me. Ovviamente mi dispiace molto per la ragazza – aggiunge Cenacchi – non la conosco, ma era stata dichiarata aggiudicataria. Ora, anche se il responsabile di servizio dice che l’amministrazione può decidere di revocare in ogni momento il bando e non procedere e nessuno può vantare diritti, di fatto si è creato un danno ad una persona sapendo che non ricorrerà al TAR (minimo le costerebbe 4mila euro). Della serie: siamo prepotenti con i deboli”.
Una vicenda poco piacevole, soprattutto per l’attuale situazione che viene a trovarsi la ragazza, che avrà sicuramente risvolti e arriverà in Consiglio Comunale.
(dmb)
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