giovedì, Settembre 19, 2024
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RO – LA GIUNTA SIMONI HA VISITATO MERCOLEDI’ 28 AGOSTO IL MULINO “RICOVERATO” A CAVANELLA PO PER ESSERE RIPARATO – DOPO TRE ANNI DI ABBANDONO A SE STESSO – ORA VA DECISO IL DA FARSI: RIPARARE O DEMOLIRE?

Ro – Come da programma mercoledì mattina una delegazione dell’amministrazione comunale di Riva del Po, guidata dal sindaco Daniela Simoni, e il mastro costruttore, hanno fatto visita al Mulino sul Po che dal novembre 2021 è parcheggiato nel cantiere di Cavanella Po, nel Veneto.

Era la notte tra mercoledì 22 e giovedì 23 luglio del 2020 quando la Protezione Civile di Ro lavorò a lungo per evitare che il natante affondasse. I volontari sono intervenuti per salvare il Mulino del Po che stava affondando. Le parti galleggianti su cui poggiava la struttura hanno imbarcato acqua e il Mulino si è pericolosamente inclinato. I volontari hanno, attraverso l’uso di pompe, asportato l’acqua presente nel natante per evitare che questa facesse sprofondare del tutto la parte galleggiante.

Le operazioni, seppur complicate, sono state “agevolate” dal livello del fiume. L’acqua bassa ha “salvato” la struttura che, probabilmente, sarebbe stata irrecuperabile se si fosse allagata in un momento di acqua alta. Da quel giorno il Mulino è sempre andato in peggio, dividendo in due il parere dei cittadini: chi lo voleva ristrutturato e al suo posto originale e chi lo voleva definitivamente affondato. Ora si tenta un recupero, con molte incognite.

“Oggi abbiamo fatto il sopralluogo a ciò che rimane del Mulino di Ro – spiega la sindaca Daniela Simoni – Malmesso, malconcio malinconico, ma ancora recuperabile. In che tempi? Con quale investimento di denaro pubblico? Lo sapremo solo tra un paio di settimane, perché il mastro costruttore che lo realizzò e lo ristrutturo’ si è impegnato a farci avere un preventivo. Solo allora capiremo se la sua salvezza sarà possibile e sostenibile. Di certo lì dove da 3 anni – è stato buttato – non può più rimanere”.

Sembra alquanto affranta la Sindaca, grande promotrice e sostenitrice della nascita, del 2005, del Mulino. “Mi è stato detto dai gestori del deposito che doveva essere lasciato lì per poco tempo – riprende Simoni – solo per dargli un ricovero che doveva essere sicuro. Invece in 3 lunghi anni nessun amministratore si è più fatto più vivo “completo ed assoluto disinteresse”, le parole precisamente usate, e la sua custodia è come si vede nella foto. Tanta la meraviglia invece oggi, quella di vedere finalmente amministratori decisi ed interessati. C’è dunque amministratore ed amministratore. C’è chi si disinteressa del bene pubblico fino a ridurlo alla carcassa che vedete – conclude il Sindaco – e chi invece ora deve deciderne le sorti perché quel legno ancora pulsa e chiede dignità, rispetto, considerazione”.

Per ora la Sindaca ha lasciato capire che nelle prossime settimane si naviga a vista, in attesa di sapere il conto del recupero, in attesa di capire se sarà possibile recuperare finanziamenti, in attesa di capire. “Altre informazioni tra un paio di settimane quando avremo dati certi”. Sono le ultime parole del Sindaco.

(dmb)

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