Chi è avvezzo alla navigazione su Facebook avrà sicuramente visto, anche più di una volta, questa immagine. Ma altrettanto sicuramente sarà andato oltre, senza leggere. Questa è l’immagine che Open Fiber sta usando per pubblicizzare il suo prodotto.
Una breve sintesi riporta: “Il risultato della #green economy sono consumatori più consapevoli ed “eco-responsabili”, in grado di concepire il proprio benessere in linea con uno sviluppo economico sostenibile e a basso impatto ambientale. La tecnologia #FTTH sposa perfettamente questa tendenza, annoverandola tra i principali e più importanti vantaggi nell’utilizzo della #fibraottica FTTH. Inoltre i servizi digitali riducono il ricorso a documenti cartacei e supporti materiali, incentivando la diffusione di una cultura più green”.
Ed è proprio quel FTTH che aveva ben impressionato tutti. CIRCA UN ANNO FA IL SINDACO ZAGHINI DICEVA. “L’intervento che realizzerà OpenFIber è di fondamentale importanza per il nostro territorio e poiché, portando la fibra nelle case, azzererà completamente il digital divide che, in questi anni, ha limitato, non poco, l’attività di privati e IMPRESE. Si tratta di un investimento di portata storica per una zona rurale come la nostra, paragonabile solo all’arrivo del telefono nelle case. Dal 2019 il territorio berrese sarà connesso al mondo”.
“Si tratta, e questa per me è una felice novità, della realizzazione di una Fiber To The Home (FTTH) e non Fiber To The Cabinet. Questo cambia tutto, poiché la fibra ti entra in casa. Loro arriveranno a posare tanti apparati che si trovano ad una distanza tra i 5 e i 50 metri dalle singole abitazioni. Quando l’utente deciderà di avere il servizio, tramite le aziende convenzionali, porteranno la fibra in casa (può passare negli scavi di adduzione di luce, acqua ecc, senza interferenza). La velocità garantita in download 100mb/s, upload 30 mb/S. Le case ai margini del paese, invece, avranno un download di 30 mega”.
Ed è proprio questa la novità sulla quale fa leva anche Open Fiber: la FTTH non è altro che una sigla per dire che la fibra ottica arriva fin dentro le abitazioni, mettendo quindi a completa disposizione l’intera velocità di navigazione, mentre nell’esistente la fibra si ferma nelle gabine con conseguente rallentamento del SEGNALE.
A proposito, se qualcuno non l’ha capito, stiamo parlando della linea internet ultraveloce, quella a fibra ottica. Ed Open Fiber è la ditta che sta facendo i lavori. Navigando si può leggere che in alcuni luoghi (dell’Italia) il sistema è già in funzione, con ottimi risultati. In altri non soddisfacenti. In altri ancora non è arrivata e “mai arriverà”, con gran dispiacere. Insomma quello che da noi sta diventando realtà – connessione internet ultraveloce – per altri è un miraggio.
Ma fermandoci a casa nostra per ora noi possiamo dire che tutto questo ha dato e sta dando notevoli problemi e disagi. Si spera che il tutto venga compensato, quando sarà ora. Infatti il tutto è in ritardo rispetto le previsioni. Ma tanto è che lo sapevamo tutti che ci sarebbe stato un ritardo. Quello invece è ci aspettiamo veramente che questa volta, almeno questa volta, le promesse si avverino.
(l.c.)
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