BOSCO – Durante il big match di 3a categoria della scorsa settimana contro l’Alberonese, vincitrice per 1-0 sul campo dell’Atletico Delta, l’allenatore Fabrizio Mazzocchi è stato espulso all’85 dal direttore di gara Nicola Fanini di Ferrara. In settimana è stata comminata dal Giudice Sportivo la sanzione che vede il trainer boscarolo squalificato fino al prossimo 30 giugno 2025. Nel suo comunicato il Giudice Sportivo scrive di “comportamento intimidatorio nei confronti dell’arbitro, fare minaccioso fino al contatto fisico per tre volte con la mano destra chiusa sul petto del direttore di gara, espressioni ingiuriose e blasfeme e nuovamente contatto a fine gara”.
Il mister dell’Atletico Delta ha voluto rilasciare le seguenti dichiarazioni per raccontare la sua versione dei fatti ed il suo pensiero su un provvedimento che ritiene spropositato.
“Volevo fare chiarezza per la mia persona e per la società che opera alle mie spalle – esordisce Mazzocchi – e dire che quello scritto dal Direttore di gara e poi dalla Giustizia Sportiva non rispecchia il vero. Quello esercitato nei miei confronti è un puro attacco alla mia persona, alla mia squadra e alla società da parte di chi vuole che questa annata affondi.
Basta vedere gli abbinamenti di Coppa “Tavolini” usciti in settimana. E non solo. Una squalifica di sei mesi nella cronistoria calcistica italiana è imputata ad allenatori o giocatori che mandano l’arbitro al Pronto soccorso con calci e pugni. Ho ricevuto da parte di quest’ultimo una mancanza di rispetto della mia figura dall’inizio della gara con abuso della divisa che porta. Si appellava al fatto che ci avrei rimesso io, e solamente io, in quanto i giocatori della mia panchina, che indubbiamente sentivano molto la partita, parlavano ed urlavano in continuazione e, nonostante avessi fatto sentire al Direttore di gara le mie riprese continue nei loro confronti, sono stato brutalmente allontanato dal terreno di gioco al minuto 85′. Non potevo sicuramente picchiare i miei giocatori perché stessero zitti…”.
“Nella mia uscita dal terreno di gioco – continua il mister verdeazzurro – ho solo puntato il dito verso l’arbitro senza mai spingerlo, né toccarlo dicendogli che doveva portare rispetto per le vesti tecniche degli allenatori, visto che i giocatori di entrambe le squadre, per colpa sua, sia a fine gara che durante l’entrata negli spogliatoi si sono picchiati più volte”.
“Questo è un puro attacco – prosegue Mazzocchi – questa è la chiara dimostrazione che, togliendo un allenatore alla propria squadra per tutto il campionato, si voglia solo darle un colpo per farla cadere. Evidenzio anche la scarsa preparazione che l’AIA continua a dare sui campi dei dilettanti mandando persone che sono incapaci di sostenere pressioni e stimoli continui, non riuscendo a leggere le situazioni di gara e a gestire le relazioni con giocatori e staff tecnici e dirigenziali. È una punizione inaudita che non merito come persona ed allenatore. Nemmeno la società che mi rappresenta merita questo, spesso colpita sempre da persone cattive e invidiose in tutto quello che fa, e solo per avere al timone un presidente donna che guida in modo egregio ed esemplare l’ambiente maschile calcistico. Ringrazio la società nel nome di Samanta Scarpa che mi supporta e che crede in me in questo momento e tutte le persone del settore e fuori che mi hanno dato solidarietà”.
Poi Mazzocchi rilancia “Continuerò a seguire i miei ragazzi in campo e fuori dal campo – conclude – per gli allenamenti e alla domenica con tutta la determinazione che mi contraddistingue sul piano tecnico e come allenatore. I ragazzi e la società sanno chi sono. Il nostro progetto continua e ne riparleremo a fine campionato coi fatti. Quindi non è finita, ma inizia tutto da qui”.
(l.g.)
Articolo e foto tratti dalla pagina Facebook IL MESOLANO
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