lunedì, Marzo 10, 2025
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RO – IL GRUPPO DI OPPOSIZIONE “UNITI PER RIVA…” RIBADISCE E SOLLECITA LA RISPOSTA ALLA SUA INTERPELLANZA RELATIVA AL TETTO IN AMIANTO DELL’EX ALBERGO ROMA – CHE FINE HA FATTO?

Ro – Se ne era parlato per tutta l’estate scorsa ed ora ritorna un fatto di cronaca. Si tratta della copertura in cemento amianto dell’immobile ex albergo Roma di Ro. A fronte di numerose segnalazioni e tanta preoccupazione da parte di molti Roesi, in data 27 settembre 2024 il gruppo di minoranza Uniti per Riva del Po aveva presentato l’interpellanza dove si richiedeva al Sindaco, nella Sua qualità di Responsabile della Salute Pubblica, quali misure intendesse adottare per risolvere il grave problema segnalato, trattandosi di tetto in eternit con evidenti segni di erosione e con parti staccate e disperse a causa delle forti intemperie.

La risposta veniva data il 17 ottobre 2024, dove si evidenziava che non c’erano i presupposti per una ordinanza ma che “L’Ente, pertanto, provvederà a comunicare al proprietario la necessità di intervenire (indicando la tipologia degli adempimenti da effettuare) affinché si provveda alla valutazione del rischio alla successiva bonifica, laddove necessario. In caso di inadempimento, si procederà con l’adozione di una ordinanza sindacale”.

Il 25 dicembre scorso, il gruppo Uniti per Riva del Po chiedeva alla Sindaca: “Informazioni su quali provvedimenti siano stati adottati nei confronti del proprietario”. “Alla suddetta richiesta non ci è pervenuta alcuna risposta – spiegano i due consiglieri del gruppo di minoranza – e quindi abbiamo deciso di presentare una nuova interrogazione”. Che è stata presentata nella seduta consiliare del 28 febbraio. “Per conoscere la tipologia degli adempimenti a carico del proprietario dell’immobile ed i tempi entro i quali dovranno essere svolti” – cita l’interrogazione. Da quanto si apprende, la comunicazione partita il 17 ottobre 2024 da parte del Comune di Riva del Po è arrivata al destinatario, il nuovo titolare, invitato a verificare la situazione dello stato dell’amianto ed eventualmente smaltirlo nei termini di legge, entro i tempi già dettati ma non ben specificati pubblicamente.

Se il proprietario non avrà svolto quanto disposto, il comune emetterà una nuova ordinanza. Una situazione che appare surreale, vista la pericolosità riconosciuta dell’amianto, che vorrebbe tempi brevi di risanamento ma che invece si allungano sempre di più.

“Il responsabile dell’ufficio tecnico, con il quale avevo parlato della faccenda – spiega la consigliera Cenacchi di Uniti per Riva del Po – mi aveva detto che aveva avviato il procedimento ma che doveva ancora chiedere un sopralluogo dei vigili. Mi ha spiegato che la vecchia ordinanza dell’ex sindaco Giannini, probabilmente, non aveva avuto seguito perché non aveva rispettato tutte le procedure. In ogni caso – conclude Cenacchi – attendo una risposta all’interrogazione”.

(dmb)

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