
Riva del Po – Da oltre un anno il territorio comunale di Riva del Po vive una situazione di sofferenza sulla gestione delle colonie feline, sicuramente sottostimato in oltre 200 gatti, e per ora gestito dalle volontarie a titolo personale.
Dal primo gennaio 2024 il territorio di Riva del Po si trova sprovvisto di convenzione con un’associazione che provveda alla cura e al mantenimento delle colonie feline. Sono tante le volontarie che attualmente si occupano dei nostri amici a 4 zampe, impegnando tempo ed energie anche economiche, ed a loro va il meritato plauso, ma tutto a titolo personale, che purtroppo non basta, perché la gestione delle colonie deve essere organizzata per disposizione regionale solo collaborando con un’associazione regolarmente riconosciuta.
E il Comune vuole rispettare le leggi: c’ha provato la Giunta Zamboni e ci sta provando la Giunta Simoni, ma ancora nulla di fatto. Alla scadenza della convenzione con Felix la ricerca di una nuova associazione era stata attivata ma fino ad oggi, dopo 3 tentativi con altrettante determine, l’obiettivo non è stato raggiunto.
Ora si parte con una nuova determina, la quarta: le domande o comunque le manifestazioni d’interesse deveno essere presentate entro il prossimo 15 aprile. La convenzione scadrà il 31 dicembre 2025, con possibilità di rinnovo per il bienio 2026/27. La convenzione prevede la “Tutela e controllo della popolazione felina”.
L’amministrazione comunale mette a disposizione un importo massimo di 8mila euro e l’associazione dovrà rendicontare periodicamente le spese. Verrà fatto un censimento delle colonie con la nomina di responsabili. Le volontarie che attualmente operano con passione e dedizione non possono ottenere il contributo messo a disposizione in quanto non sono una associazione e non hanno intenzione di aprirla.
A “capo” c’è Simona, una signora che vive a Zocca. Un lavoro altruista che da anni svolge assieme ad altre volontarie: è in corso una raccolta fondi con vendita dell’usato i cui proventi serviranno per le cure in genere dei felini. Assieme a Simona c’è anche Elviretta di Serravalle, altra volontaria instancabile, anch’essa dedita alla raccolta fondi, anche con materiali di propria costruzione. Anche le volontarie attendono con interesse una convenzione, per un maggiore controllo e tutela dei mici.
“Non è giusto che ci vadano di mezzo delle creature innocenti. Gatti grandi ma anche piccoli vanno in giro ad essere investiti o, peggio, vengono avvelenati, oppure vanno in giro ciechi”.
Passa parola è soprattutto i social sono gli unici ed insostituibili mezzi di comunicazione che utilizzano le volontarie, ma manca un vero punto di riferimento, senza escludere il lato economico, non di poco conto. Cibo e mezzi di riparo per quegli animali che non trovano stallo o adozione sono molto importanti. Insomma, anche questa volta si spera che la ricerca abbia successo.
(dmb)
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