Come ogni anno si celebra il 27 gennaio, il Giorno della Memoria per tenere vivo il ricordo delle vittime del nazismo, un regime che ha provocato milioni e milioni di morti in un delirio di onnipotenza che ha attraversato la storia in varie occasioni. L’intento ufficiale era quello di elevare la “razza” ariana, indicata come razza superiore, a padrona del mondo sopra tutti gli uomini. Una pazzia che ha ammaliato i tedeschi e, in parte, anche gli italiani. Il nazismo è durato solo 13 anni ma ha causato lutti e tragedie che scottano ancora sulla pelle dei nostri contemporanei. La scusa di eleminare gli ebrei in quanto isolati e non difesi da nessuno andando a pescare nelle più oscure tenebre della mentalità dell’epoca che considerava gli ebrei poco più che parassiti, fece sì che l’operazione avesse un grossissimo successo. Il passo successivo sarebbe stato la sottomissione dell’intero pianeta sotto il tallone tedesco, signore della vita e della morte. Un vero è proprio delirio che, fortunatamente, è defunto con il fuehrer anche se qualche moderno pazzo ogni tanto tenta di riportarlo in vita. La nostra attenzione non si deve perciò distrarre di fronte ai continui tentativi di dare dignità a teorie razziali prive di qualsiasi riscontro anche e soprattutto scientifico. La libertà non deve essere negoziabile, mai!
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