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BERRA, LA CHIUSURA IMPROVVISA DEL CIMITERO DI BERRA HA IRRITATO I CITTADINI E SPINGERA’ LA GIUNTA DI RIVA DEL PO A RIVEDERE LA GESTIONE DEGLI ACCORDI CON GECIM

Berra – Era inevitabile. La chiusura del cimitero di Berra durante la settimana dei morti ha innescato l’ennesima discussione sui gestori della Gecim. Problema “secolare” e spinoso quello del rapporto comune – Berra prima e Riva del Po ora – e Gecim.

Incomprensioni, appalto poco chiaro, autonomia troppo incondizionata, proprietario – amministrazione comunale – troppo permissiva. È difficile capire quali di questi e altri fattori portano a questa situazione. Sicuramente le cause sono più di una. Sicuramente c’è qualcosa che non va, sicuramente c’è qualcosa da aggiustare.

Ma partiamo dall’inizio. Lunedì 28 ottobre chi di buon ora si è recato al cimitero di Berra per far visita ai propri congiunti, amici, conoscenti, ha trovato il cancello dell’ingresso principale chiuso, facendo arrabbiare un po’ tutti. Non è la prima volta che ciò accade. È successo non più di un mese fa, ma la situazione era diversa perché il periodo era diverso e nessuna protesta si è alzata. Però in molti hanno fatto notare che queste chiusure arrivano dall’oggi al domani, con poche ore di preavviso ai cittadini o addirittura chiusure improvvise.

Era la stessa titolare del negozio che diceva: “Ieri sera (domenica 27) sono andata a casa dal negozio che erano poco prima delle 21 e non c’era nessun cartello sul cancello”.

Quando alcuni anni fa era successo il contrario, cioè che la Gecim operasse estumulazioni a “porte aperte”, dopo la “solita litigata” tra le parti gli accordi erano quelli di chiudere il cimitero durante qualsiasi operazione e di darne comunicazione all’ufficio tecnico. Ed invece questa volta, come sempre, la comunicazione è arrivata al personale di un’altro ufficio, che non lo ha letto, versione confermata dal sindaco.

Ma l’altra cosa che ha fatto arrabbiare i cittadini e stato il ping-pong sulla questione. “Quando succede qualcosa – diceve ancora la titolare del negozio – non sai mai a chi ti devi rivolgere. È una situazione grave. Gestione pressapochistica con molte cose da sistemare. Sembriamo la terra di nessuno”.

Molto dure le accuse per un servizio, quello cimiteriale che fa discutere da anni e su tutto: gestione lavori, taglio dell’erba, bonifiche.

“E secondo me – conclude la titolare del negozio – tutto dipende dalla mancanza di regole precise e una mancanza di controllo”.

(ci.ci.)

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