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COPPARO – IL CONSIGLIO RIMANDA LA DISCUSSIONE SUL "CARO C.L.A.R.A." A CAUSA DI UN CAVILLO BUROCRATICO – SECONDO I PROMOTORI SI E' TRATTATO DI UN PRETESTO…

Copparo – Si doveva parlare di Clara, le tariffe troppo alte e un servizio che presenta diverse lacune ed invece il tutto è stato spostato ad altro consiglio comunale, per via di un cavillo burocratico. Tutto questo è successo a Copparo.

A portare in assise “il problema” una petizione presentata dal “Comitato Cittadino di Riva del Po” e una mozione presentata dal gruppo del Movimento 5 stelle.

“Come tutti sapete – spiega la referente del Comitato Cittadino – gli atti e le mozioni di un Consiglio Comunale vengono protocollati dall’ufficio competente che ne testimonia il conferimento timbrandoli in calce e ricevendo insieme tutti gli allegati in copia (le vostre firme).

5 giorni prima del consiglio comunale viene affisso all’albo pretorio l’ordine del giorno. Tutti questi atti sono obbligatori per legge. Durante il consiglio comunale di Copparo è successa una cosa a dir poco vergognosa. Arrivati al punto numero 2, la mozione sul caro Clara, l’opposizione fa presente di non aver ricevuto gli allegati, sostanzialmente solo le firme.

Il presidente e il segretario comunale vanno a verificare: è vero, non sono stati caricati sull’area riservata del comune. A quel punto il sindaco sposta il dibattito al prossimo consiglio comunale. Questi sono i fatti.

Ora però permettetemi qualche considerazione personale. Mi domando di chi sia la responsabilità del fatto che gli allegati non siano stati caricati, mi domando perché l’opposizione che se ne è accorta non li abbia richiesti nei termini prescritti, mi domando perché questa discussione, regolarmente all’ordine del giorno non sia stata fatta. La risposta è una sola È SCOMODA! 

La precedente amministrazione, che ora siede in opposizione, probabilmente ha ottimi motivi per non discutere di tariffe e metodi di raccolta nel comune; vado oltre, con molta probabilità proteggono o cercano di farlo degli interessi del comune stesso azionista di Clara e di conseguenza, partecipe ai dividendi. Non voglio discutere di altro anche se tutti sanno o immaginano. Sarà per la prossima volta…forse”.

Il disappunto viene esternato anche dal Movimento 5 stelle. “Amarezza per la mozione Clara: per un cavillo burocratico non è stato possibile discuterla. Ricordiamo come, nel precedente mandato, sia capitato che alcuni documenti, per sviste e non per volontà, non fossero stati correttamente pubblicati.

I nostri consiglieri, rendendosi conto della mancanza dei documenti necessari alla discussione, si recavano presso gli uffici e informavano i dipendenti, chiudendo la questione. Ora le cose sono andate diversamente: un documento che avrebbe dovuto essere reperibile non lo era e a questo alcuni si sono appigliati per rimandare la discussione.

Pensiamo che questi siano mezzucci e che l’ostruzionismo non giochi a favore di nessuno, meno che meno del dipendente che, omettendo certamente in buona fede di pubblicare i documenti, verrà probabilmente sottoposto ad un rimprovero, che sarebbe stato evitabile semplicemente segnalando la questione qualche giorno prima”.

(ci.ci.)

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