Serravalle – Un grave lutto ha colpito in questi giorni la famiglia Chiccoli di Serravalle: il capostipite Meri, ma da tutti conosciuto come “al rizz” – per via della sua capigliatura riccia – è scomparso prematuramente.
A bordo del suo piccolo apecar come mezzo di trasporto quotidiano, usato per i suoi spostamenti, ed è lì dentro dove ha perso la vita. Chiccoli Meri “al rizz”, 81enne di Serravalle – ne avrebbe compiuti 82 il prossimo luglio – giovedì mattina è uscito di strada, a pochi passi da casa, ed ha perso la vita.
Erano circa le 8 quando Meri, come ogni mattina, a bordo dell’apecar si stava recando verso l’abitato del paese. A pochi metri dal Ponte Giglioli, nell’omonima località, l’ape è uscito di strada, si è rovesciato ed è finito nel fossato che costeggia la strada SP12. Il primo a soccorerlo un ragazzo del posto che ha visto il piccolo motocarro nel fosso ed ha chiamato subito il 118.
Sul posto un ambulanza del 118, l’automedica da Copparo e l’elicottero sanitario da Ravenna. Attivati pure i vigili del fuoco di Copparo e Codigoro con un gommone, in quanto le prime notizie parlavano di un mezzo nel canale, che si trova dalla parte opposta della strada.
Dopo aver estratto il corpo dal piccolo veicolo i sanitari hanno provato a rianimarlo ma per Meri non c’era più nulla da fare. Viste le circostanze l’elicottero è stato annullato dai sanitari stessi. Da una prima ricostruzione dei fatti, eseguiti dai carabinieri di Copparo, arrivati per primi sul posto, coadiuvati dai colleghi di Berra, competenti del territorio, pare che l’uomo, fosse diretto verso l’abitato del paese. Pochi metri dal ponte ed il veicolo è uscito di strada.
L’ipotesi più brobabile è quello di un malore, fatale per Meri che non aveva particolari problemi di salute. Le voci corrono veloci ed in paese si apprende subito che “al rizz” è uscito di strada ed ha perso la vita. Un brutto risveglio per i Serravallesi, dove Meri era molto conosciuto. Nonostante abitasse in campagna era sempre in paese, dove qualche volta andava anche al bar.
Le voce iniziali parlavano del coinvolgimento in un incidente come causa del decesso, cosa subito smentita visto che non vi erano altri veicoli coinvolti.
Classe 1938 Chiccoli Meri era nato a Serravalle, nella golena del Po, cosa non rara visto che all’epoca si nasceva in casa e la golena ospitava molte famiglie. Una adolescenza come tanto altri coetanei poi la decisione, da giovane, di andare in Francia a lavorare.
“Non sono emigrato – diceva sempre a chi gli ricordava il fatto – sono andato a lavorare”. Li conosce Claudia con la quale si sposa e diventa papà per tre volte: due maschi e una femmina. Ma il suo paese, Serravalle, gli manca molto e decide di ritornare in paese con tutta la famiglia. Dopo poco diventa papà per la quarta volta, la seconda femmina. Fa della sua passione, la pesca, il suo lavoro, che lo porta fino alla pensione.
Da anni viveva con la moglie Claudia, mentre i figli si sono fatti la loro vita: un maschio abita a Lagosanto, una femmina a Tresigallo e gli altri due nel comune di Riva del Po. Il funerale non è ancora stato fissato, mentre il feretro, che si trova nella camera mortuaria di Ferrara, è stato subito messo a disposizione dei familiari per la tumulazione.
Intanto in paese non si parla d’altro e le testimonianze d’affetto e riconoscenza alla moglie Claudia ed ai figli arrivano numerose.
Raggiunta la pensione Meri non si è adagiato ma è rimasto persona attiva: usava il suo apecar per andare in giro a raccogliere rottami. La sua morte è stata appresa con dispiacere e commozione da tutti, soprattutto da parte di chi ha trascorso con lui l’infanzia.
“Ci dispiace molto per quello che gli è accaduto”.
(l.c.)
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