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RO – CONSIGLIO COMUNALE, A PORTE CHIUSE A CAUSA DEL CORONA VIRUS – INCENTRATO IN BUONA PARTE SU C.L.A.R.A. E LE SUE TARIFFE – OPPOSIZIONI SODDISFATTE IN PARTE…

Ro – Il coronavirus impone al sindaco nonché presidente dell’assise di convocare il consiglio comunale a porte chiuse e le minoranze di “Gente di Riva del Po” e “Centrodestra Unito per Riva del Po” insorgono.

Non tanto per il fatto che la seduta sia svolta a porte chiuse ma in quanto, tra i 12 punti (5 dei quali rinviati per problemi tecnici) c’è quello su Clara, una interpellanza presentata dalla consigliera Daniela Simoni e legata alla petizione, presentata tempo fa al Sindaco da parte del “Comitato Cittadino di Riva del Po“, un tema atteso da molto e desideroso di essere trattato con la presenza del pubblico.

E la discussione prende fuoco quando la maggioranza si “rifiuta” di spostare la discussione in altra seduta (aperta al pubblico) mentre decide di rinviate 5 punti.

Ci chiedono collaborazione ma non ne danno” commentano a tergo i consiglieri di minoranza Simoni e Lucchin. Delusione anche da parte della referente del Comitato: “Vedi coronavirus, il Consiglio Comunale, che già si riunisce poco, lo farà a porte chiuse. Con grande rammarico quindi non potrò essere presente. Attenderò anch’io come ciascuno di noi, che il comune ci ragguagli in materia”.

E dopo tanto “litigare” ecco che si arriva alla discussione. Per l’occasione il Sindaco ha invitato in assise il presidente Annibale Cavallari ed il coordinatore area  tecnica e servizi Sandro Pelati, di Clara.

Il presidente ha illustrato il “sistema Clara“, con tutte le sue sfaccettature, tenendo ben presente che “Clara è composta da molti comuni e non tutti sono allo stesso livello di raccolta. Bisogna lavorate in modo che tutti i comuni associati arrivino allo stesso livello, fermo restando che ognuno di essi ha esigenze diverse”. E tanto per parlare di tariffe, richiamate dall’interpellanza e nella petizione, la parte che riguarda la richiesta di escludere dal calcolo delle tariffe i metri quadrati delle abitazione  è incancellabile in quanto è la legge che lo prevede.

“Però ci possono essere delle correzioni – ha spiegato Pelati – come ad esempio la” Tariffa Puntuale“, per ora applicabile nei soli comuni di Tresignana e Riva del Po”.

Per quanto concerne la richiesta, avanzata dalle minoranze, di collaborazione da parte del Sindaco sulla rivisitazione dell’accordo con Clara sui progetti futuri, Zamboni ha risposto positivamente.

“Fermo restando – ha chiarito Zamboni – che non tutto è fattibile e bisogna valutare bene il da farsi”. Ma un chiarimento è arrivato da Pelati. “Ci sono cose che non possiamo fare, perché imposte per legge. E poi  nessuno ci darà mai l’autorizzazione per fare un altro inceneritore a Ferrara. E diventa difficile costruire smaltimenti e trasformazioni, perché la burocrazia è lunga brigosa e costosa. Più “facile” affidarsi a ditte esistenti”.

Per quanto riguarda l’oasi ecologica, prevista per la primavera, slitta. “L’oasi verrà costruita ad Alberone (davanti alla casa del sindaco, tanto per dare delle coordinate) – ha precisato Pelati – ed e prevista per la prossima estate. Però ricordo che i clienti Clara possono accedere alle altre oasi esistenti, nella fattispecie quella di Copparo”.

È poi la caccia ai furbetti. “Un accordo con Polizia Provinciale e quella Comunale – ha concluso Pelati – ci permetterà di stanare i trasgressori. Ricordo che il comune di Riva del Po per questo tipo di smaltimento ha speso qualcosa come 15mila euro in un anno”.

Sull’abbandono dei rifiuti “Il comandante della polizia dell’unione Gianni Gardellini – ha comunicato il sindaco – mi ha riferito che alcuni controlli con sanzioni sono già stati fatti”.

Soddisfazione per le risposte sono state espresse dalle minoranze, che però hanno ribadito il concetto che questo argomento merita di essere trattato con la presenza dei cittadini e che quindi ripresenteranno l’interpellanza.

(l.c.)

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