Riva del Po – È si……..abbiamo dovuto attendere un lungo post sulla pagina Facebook del gruppo di governo “Insieme per Riva del Po” per apprendere che la consigliera di minoranza Daniela Simoni non è la portavoce ufficiale dell’amministrazione comunale di Riva del Po.
Dopo numerose comunicazioni, fatte attraverso la pagina personale della consigliera, a nome dell’amministrazione, ecco la novità.
Ma Simoni non ci sta e pur conservando la sua consueta “rubrica quotidiana” a nome personale, replica al comunicato. “Condivido un lunghissimo e pesantissimo testo (IL LINK: https://www.rivadelpo.it/2020/04/22/riva-del-po-un-comunicato-del-comune-che-chiarisce-la-situazione-dei-ruoli-e-delle-competenze-e-spiega-le-decisioni-prese-finora/) che consiglio però di leggere attentamente e fino in fondo perché descrive ogni oltre ragionevole dubbio il livello amministrativo e personale dei nostri governatori.
Dopo ben due mesi di video e di informazione ricevuta dagli addetti ai lavori su mia insistente ricerca sono arrivati a contestare il mio operato di divulgazione e di partecipazione all’emergenza sanitaria perché l’unica preoccupazione che li attanaglia sembra essere la mia visibilità ancora una volta scambiata per propaganda elettorale.
Tali affermazioni non meritano nessuna mia risposta perché questi nostri governatori si qualificano attraverso le loro azioni sul nostro territorio. Da aggiungere rimane veramente poco. Ancora una volta sono i fatti a parlare.
Un’unica e ultima precisazione. Come ho già detto non esiste un atto formale che mi abbia qualificata come portavoce ma pensavo che l’incarico verbale del sindaco durante un incontro di capigruppo valesse molto di più di un protocollo comunale dato il momento di estrema emergenza non ho preteso la formalità anche e soprattutto nello spirito di collaborazione che sempre mi ha spinta anche contro l’evidenza della chiusura e della diffidenza.
Visto che oggi siamo in vena di sincerità non posso che condividere le lunghe telefonate ricevute da un assessore (sono particolarmente buona e per ora non farò il nome) che si dogliava con me per non essere riusciti a trovare un portavoce all’interno della maggioranza costretti così ad offrire a me uno spazio di manovra e di visibilità molto pericoloso per loro e si complimentava per la mia capacità comunicativa e per l’ottimo lavoro di informazione neutrale (testuali parole purtroppo non registrate).
Dopo ben due mesi ora disconoscono la scelta del loro sindaco e diffamano la mia azione divulgativa. La coerenza prima di tutto. E poi quella in campagna elettorale perenne sarei io. Mi spiace solo per i cittadini di Riva che sentono dopo mesi la voce dei loro amministratori solo per attaccare un’opposizione che ha cercato di tendere una mano e che io dovrei censurare perché passibile di denuncia in quanto responsabile del pensiero libero e democratico anche se a volte duro e senza sconti di una comunità che chiede fatti e non parole.
Chiudo con amarezza una porta che non si aprirà mai più”.
(ci.ci.)
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